
Madre cara
« Una mamma che fu figlia, e da figlia diventata mamma.
Dedicato a tutte le mamme, in modo particolar modo a te che se pur vicino ti avevo, lontano ti sentivo e tu, non hai udito, ne visto, il mio desiderio averti con me. ».
Un giorno speciale è oggi per te Madre cara.
Il “Giorno”, é dal mondo festeggiato in tuo onore.
Unico è questo 12 maggio, a raccontare quel che tu sei.
Misero è il tempo composto da questo giorno,
anche solo per pronunciare il tuo nome.
La tua grandezza Madre cara, espressa in singoli attimi dovrebbe.
Gridata al vento, la voce della tua forza andrebbe.
Immortalato ogni tuo gesto hanno i miei occhi, per poi poter vivere ancora,
nella mente, ricordando la tua grandezza.
La tua mano piena di ragioni e colma di carezze.
La tua voce, dura a volte ma pur sempre, amorevole nel calore.
I tuoi occhi sempre attenti e languidi, nel donare affetto.
La colonna della vita sei tu Madre cara.
Montagne enormi le tue spalle dove aggrappate, anime in cerca di conforto.
Le tue braccia, la casa dove accogli serena in protezione dal male.
I giorni scorrono veloci e con esso, le attenzioni rivolte a te.
Fingi che tutto sia normale; non ti preoccupi dell’esser ripagata
e, resti sempre lì :
« Pronta ad ogni richiamo. Presente in ogni
caduta o affanno.
In prima fila a tendere la mano per sorreggere e guidare ».
Il tuo amore ho ricevuto.
Il tuo amore avrò nell’infinito.
Il tuo nome nell’anima indelebile, illuminerà ogni paura, ascolterà ogni
preghiera, consolerà per ogni insuccesso.
La vita mi hai donato legandomi a te, dalle viscere.
Non basta un singolo ” Giorno ” come quest’oggi per sussurrati la parola
che
forze, avresti voluto udire maggiormente tra pianti e risa : ” Grazie Mamma. ”
Viviane Mattozzi
Tutto quello che avrei voluto e che ho immaginato racchiuso in queste poche righe.
Questa Italia
(Alla “mia” Patria adottiva)
di Viviane Mattozzi ©
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QUESTA ITALIA
Italia,
quella dai 139 articoli.
Dalla forma insolita di un grande stivale,rendendola quasi ” umana ” come a simboleggiare la persona.
Italia,
calzante perfetto d’unione tricolore che,
amalgama “Nord, Centro, Sud”.
Italia,
sogni di tanti ma purtroppo,
possibilità per pochi.
Italia,
quella dalle mille contraddizioni;
dalle mille domande mai ascoltate;
dalle tante incomprensioni.
Italia,
quella degli spaghetti,
quella del cacio.
Quella di grandi pellicole ed attori d’eccezione.
Italia,
la terra promessa per tanti emigranti e
la rovina, di coloro che hanno investito la loro vita.
Italia,
quella dei divieti e proibizioni.
Quasi sempre ignorate ed ingiustamente punite.
Italia,
quelle delle passioni ed atmosfere magiche.
Passione per un pallone;
passione per una maglia.
Magia, per le notti al chiaro di luna.
Quella dei tramonti resi vivi da colori caldi verso angoli bui.
Italia,
quelle degli amori e promesse.
Quella della fede e dei miracoli.
Italia,
quella della cultura;
dell’immensa storia.
Dai mille dialetti,
dalle mille tradizioni.
Italia,
quella di tutti noi.
Quella che intonando Mameli,
la mano scivola sul cuore e la voce si emoziona.
Italia,
quella che oggi,
morendo piano piano,
ci lascia allo sbaraglio.
Italia,
quella del popolo non solo italiano ma
del mondo che, vorrebbe cambiare.
Vorrebbe salvare.
Dicono che il potere: ” lo abbiamo noi “.
Quale potere?
Quale uguaglianza?
Quale libero arbitrio?
Quali diritti?
Quali decisioni in pugno?
Italia,
quella di grandi utopie.
Quella d’immense chimere e
non solo di quest’oggi.
Italia,
nelle mani di coloro che,
distruggeranno tutto quello per cui ci siamo battuti.
Tutto quello per il quale:
ieri, oggi, domani,
abbiamo lottato e lotteremo ancora.
Lottiamo,
per quello che ci spetta;
per quello che ci siamo costruiti;
per quello che lasceremo ai nostri figli;
per quello che vivendo,
lavorando e sacrificando ci siamo rispettosamente guadagnati.
” I nostri diritti, sull’Italia e per l’Italia “.
di Vivianie Mattozzi ©

26 Maggio 2013 – Coppa/Derby
Dedicato alla mia squadra del cuore
AS ROMA
Coppa Italia 26.5.13 Derby Roma-Lazio
Citazione.
” … 90 minuti alla nostra più difficile sfida professionale, tutto si decide oggi
ora noi…
o risorgiamo come squadra
o cederemo un centimetro alla volta,
uno schema dopo l’altro
fino alla disfatta,
siamo all’inferno adesso signori miei
credetemi…
Possiamo rimanerci,
farci prendere a schiaffi oppure,
aprirci la strada lottando verso la luce,
possiamo scalare le pareti dell’inferno
un centimetro alla volta …
… Ma i centimetri che ci servono,
sono dappertutto
sono intorno a noi
ce ne sono in ogni break della partita
ad ogni minuto,
ad ogni secondo,
in questa squadra si combatte
per un centimetro,
in questa squadra massacriamo
di fatica noi stessi e tutti quelli
intorno a noi per un centimetro,
ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro;
perchè sappiamo che,
quando andremo a sommare
tutti quei centimetri,
il totale allora, farà la differenza tra,
la vittoria e la sconfitta …
… Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi
io scommetto,
che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi;
che ci vedrete un uomo
che si sacrificherà volentieri
per questa squadra consapevole
del fatto,
che quando sarà il momento,
voi farete lo stesso per lui
questo,
è essere una squadra signori miei
perciò o noi risorgiamo adesso
come collettivo o saremo annientati individualmente …
Ogni maledetta domenica si può vincere o perdere l’importante è vincere o perdere da uomini.
Ogni Maledetta Domenica – Al Pacino
Bee hive – Kiss me Licia
Cara nostalgia malinconica : http://m.youtube.com/#
Che tempi quelli colmi di spensieratezza.
Pensiero prima della notte
Ti innalzi in cielo e candida risplendi … Lunga è l’attesa del nuovo giorno … Tutte le anime a riposare nei corpi celesti, che ogni sera ti accompagnano.
La luna volse lo sguardo verso il basso e sussurrò: ” la terra è in letargo, gli uomini sognano sperane , sognano amore, sognano la pace ” …
Proteggiamo le loro notti colme di sogni perché, al risveglio tutto svanirà e si chiederanno ancora a cosa serva.
( mio pensiero )
Buona notte cari amici, a domani !

Riprenditi il tuo tempo
La notte accompagna i miei pensieri.
La notte compone tra mille idee e mille domande quel che sarà,
quel che è stato.
Apatia nel giorno quasi ad archiviare o meglio dire, accantonare la risoluzione ad un qualcosa che sembra, non arrivare.
Pensieri e parole aleggiano nella notte per poi svanire alle prime luci dell’alba.
Il nuovo giorno è di nuovo alto e tenui raggi di luce, riscaldano la stanza nella sua penombra.
Piccoli preparativi per affrontare il nuovo giorno dedichi ad altri ma, nella mente tua, alcun pensiero si fa avanti ad eccezione della non curanza dell’esterno.
I giorni scorrono e con esso il tempo perduto nel dolce far niente.
Notti insonne ed attenzioni mancate.
Attendi che l’attimo ti proponga di coglierlo ma tu, non vedi il suo richiamo; non rincorri il suo fuggire.
Scorre tra le pagine di un giornaliero,
ancora un’altro giorno e poi un’altro, ed un’altro ancora.
La voglia, imprigionata in te grida il suo volete, bussa alla tua porta,
ma lieve è il suo tocco.
Imprigionata dentro mura di cristallo fragili nello scalfire ma dure nel distruggere.
Apatia della primavera dunque? Stallo del momento allora?
Tu che conosci te stesso abbi la forza di reagire.
Armati di volontà e di fiducia.
Scendi in campo con la tenacia posseduta un tempo che oggi, sembra svanita.
Armati di corazza e scudo.
Galoppa verso l’ignoto non fermati ma, galoppa.
Quotidianità vigliacca che intaccato ha il tuo spirito.
Lascia libera quest’anima per mete future.
Lascia vivere le novità con entusiasmo e voglia.
Abbonda questo corpo comandata da una mente offuscata.
Tu mente, ora non più lucida,
non più fertile ed attiva ma,
statica ed offuscata dal nulla;
quel nulla che hai sempre represso, quel nulla con cui hai sempre lottato per non fermarti mai.
Alzati Lazzaro e riprenditi la tua vita.
Dona ancora al tuo tempo
attimi colmi di una vita serena,
attiva e nuova.
Guarda dal vetro di quella finestra dove ogni mattina quel raggio di luce ti sveglia e, illuminati con esso.
È tempo di correre perché,
chi si ferma è perduto.
È tempo di reagire.
È tempo di dire no a quello che non va più bene.
È tempo di riprenderti quello che era tuo e che ora,
hai lasciato ne dimenticatoio.
Onora quello che eri,
quello che sei ancora e che hai trascurato.
Riprenditi la tua serenità,
la tua voglia di fare,
la tua allegria,
le tue passioni.
Scostati dal quel limbo che fino ad ora hai toccato e vissuto.
Lasciati dietro le spalle il tutto e svegliati dal letargo.
Tu sei,
tu vuoi,
tu puoi.
Riprenditi la tua vita perché nessuno potrà donartela ancora.
Riprenditi il tuo futuro e vai avanti
DUBBI ALLA LUNA
Dubbi persistenti dannano l’animo. Preghiere alla luna,
al cielo,
a Dio nella speranza che,
vengano svelate eliminando il resto.
Domande alle quali desideriamo
” La Risposta ”
invochiamo all’ Essenza,
speranzosi di un segno.
Immaginiamo che quel ” sapere”,
possa essere la nostra
risoluzione e nell’inconscio,
temiamo rivelazioni.
Viviamo la nostra vita ricercandole
perché spesso,
non possiamo fare altro.
Nella notte,
alziamo gli occhi al cielo per ammirare lo splendore della bianca luna e lì,
attendiamo.
Tu fragile anima,
sicura di risposte?
Sicura di sapere e poi non cambiare?
Sicura di tali verità magari effimere?
D’altro canto fragile anima,
sei vissuta fino ad oggi tra :
Il bene ed il male,
nelle gioie e nei dolori,
amando e forse odiando,
sei caduto e sollevato.
Tutto questo,
senza aver bisogno di
” quelle risposte ” che fino ad ora,
ti hanno portato avanti camminando nel tuo sentiero senza mai morire.
Di Viviane Mattozzi ©
✔ Ispirazione grazie ad una foto di un’amico del web.
✔ Dedico a lui questo mio
pensiero /poesia che mi ha fatto riflettere su punti quotidiani dell’essere umano.
✔ Amico è colui che pur lontano,
che pur mai visto;
riesci ad instaurare o percepire la fragilità di un’anima pura
(nel suo limite) e vera.
Potete trovarlo anche in questo mio blog:
http://vivianemattozzi.tumblr.com/post/48815489298/dubbiallaluna